top of page

Chi è Rosy?

Rosy, è nata il 26 agosto del 1985 a Battipaglia, luogo dove poi è vissuta fino a quando non ha lasciato questo mondo, all’età di 34 anni. 

Si potrebbe descrivere come la ragazza del sorriso, dei canti, delle chiacchiere. Sì, perché lei amava trascorrere le sue giornate parlando con gli altri, cantando e sorridendo sempre. 

Incredibile se si pensi che non poteva camminare, essere autonoma nella sua gestione quotidiana, non poteva trovarsi un lavoro, andare a fare un aperitivo con gli amici o una semplice passeggiata senza che non ci fosse qualcuno della sua famiglia ad accompagnarla.

Risulterebbe frustrante a molti, eppure lei sorrideva, sorrideva sempre, ogni singolo giorno.

Rosy ha continuato a sorridere anche dopo essersi svegliata dal coma, in un letto di ospedale, senza poter più parlare, muoversi…poco prima di lasciarci.

Come riusciva in questo? La sua forza la trovava nella preghiera, nell’amore che provava per Gesù, suo amico fidato, in cui lei si rifugiava ogni volta che ne sentiva il bisogno o che doveva pregare per qualcuno.

Eh già, perché Rosy pregava per gli altri, sempre, ma non per lei, perché diceva che lei stava bene, erano gli altri ad aver bisogno. Facile immaginare come potessero sentirsi piccoli gli altri difronte la grandezza della sua semplicità e della sua gioia. 

Rosy ha insegnato tanto, a tante persone che si sono trovate sul suo cammino. Ha insegnato la forza, l’amore, la bontà, l’attenzione verso il prossimo e sono questi insegnamenti che hanno portato alla nascita dell’associazione in suo onore.

Lei è stata una ragazza fortunata nella sua “sfortuna”, perché ha potuto contare sempre sulla presenza costante e sulla forza della sua famiglia, ma spesso anche lei si chiedeva come facessero quelle persone che non avevano papà Pasquale, mamma Carla o Stefania come sorella. Ci restava male quando sapeva che qualcuno si trovava in difficoltà, più di quanto la vita già non avesse fatto. 

Un pomeriggio, era domenica e faceva freddo, prese un foglio e con Stefania disegnò il villaggio di Rosy. Un luogo dove le famiglie con ragazzi disabili potessero vivere come una grande famiglia, assistiti da personale qualificato, non avendo più paura della solitudine.

 

Con le mani di Rosy, dolce ragazza del sorriso, quel sogno diventerà realtà.

bottom of page